Consigli Utili
CONSIGLI UTILI
In questa pagina trovi tantissime informazioni utili per la corretta gestione ed educazione del cucciolo Beagle; se terminata la lettura avrai ancora qualche dubbio non esitare a contattarci per avere maggiori delucidazioni.
Il nuovo cucciolo porterà felicità, compagnia e piacere per molti anni; tutto ciò però accadrà solo se ti sforzerai di prenderti cura di lui, di addestrarlo, di alimentarlo correttamente e di fare attenzione ai più piccoli particolari. E’ normale che tu, come nuovo proprietario, abbia innumerevoli preoccupazioni ed il desiderio di capire completamente cosa devi fare per assicurare il meglio al tuo cucciolo. Oltre ai consigli dell’allevatore è indispensabile ascoltare il veterinario, l’addestratore, il toelettatore e comprare qualche libro per documentarsi maggiormente. Per acquistare una buona capacitá di adattamento, il cucciolo deve vivere sin dalla nascita a contatto con l’uomo, ma senza separasi troppo presto dai suoi simili. Separarsi dai fratelli e le sorelle costituisce un trauma. L’aggressivitá nei confronti degli altri cani spesso deriva da un distacco precoce dalla madre e dalla cucciolata. Trovandosi presto solo, il cucciolo si abitua a dominare il territorio e a non volerlo dividere con gli altri. Il cucciolo si affeziona alla famiglia e ai suoi nuovi padroni; facendosi presto un’idea di ciascuno di loro per poi scegliere il suo “capo branco” Non chiamarlo continuamente per nome solo per il piacere di vederlo rispondere. Invitalo a venirti vicino per obbedienza. Gridare é inutile (ha l’orecchio fino) ed é inutile fargli discorsi che non puó capire. Chiamarlo per nome deve bastare per attirare la sua attenzione: inizialmente, per farlo familiarizzare con il suo nome scegli i momenti in cui é piú disponibile. Non chiamarlo cinquanta volte al giorno, puó prestarti attenzione per un tempo limitato. Bisogna ricordare che il cucciolo non va lasciato troppo tempo in casa da solo, perché potrebbe combinare qualche guaio. Allo stesso modo, non puoi pretendere di portare il cucciolo con te ovunque. Desiderare che tutti amino i cani é cosa lodevole, ma bisogna anche rispettare le opinioni altrui. Chi ha avuto bambini nella propria casa sa come renderla sicura; qui di seguito elenchiamo alcune cose che ti consigliamo di fare per accertarti che la tua casa sia sicura per il nuovo cucciolo.
In caso di incidente è bene avere il numero del veterinario vicino al telefono! Quando il cucciolo arriva a casa per la prima volta sarà curioso di girare e curiosare ovunque. Per cui con buone probabilità non sentirà la mancanza dei suoi fratelli o della mamma. Cerca comunque di rendergli tutto facile:
Una delle maggiori preoccupazioni dei nuovi proprietari di cani è come fare ad abituarlo alla casa. Un cane non addestrato può essere molto distruttivo e difficile da gestire, con la triste conseguenza di poter finire al canile comunale. I 3 ELEMENTI BASE PER AVER SUCCESSO SONO:
Purtroppo poche persone capiscono l’importanza di questi 3 elementi e troppe non riescono ad alterare il loro stile di vita sufficientemente da assicurare successo nell’addestramento. Se non puoi fare queste poche cose… PER FAVORE non prendere un cane! Ci sono determinati momenti in cui un cucciolo deve eliminare ed è imperativo che qualcuno sia disponibile per portarlo fuori.
TERRITORIO: i cani marcano i confini del loro territorio con feci e urine; ricorda che probabilmente i confini che lui riconosce sono diversi dai tuoi. Ovviamente, se il cucciolo usa il pavimento o la camera degli ospiti, è perché pensa che è li che finisce il suo territorio ed è come se scrivesse “NON OLTREPASSARE”. ODORE: se rimane dell’odore dove il cucciolo ha avuto un “incidente”, sicuramente tornerà in quel posto più volte. Pulisci la zona prima con acqua fredda poi usa un prodotto per l’igiene ed infine usa alcool per eliminare l’odore. ABITUDINE: i cuccioli tendono a tornare nello stesso punto; sicuramente questa è un abitudine da evitare! ACCESSORI UTILI: GUINZAGLIO: in casa puoi utilizzare un guinzaglio molto leggero per tenerti il cucciolo vicino e poter così notare meglio quando inizia ad agitarsi. Presto inizierà a preferire andare fuori invece di isolarsi in chissà quale parte della casa. TRASPORTINO: ci saranno molte volte in cui tu sarai impegnato a casa e non vorrai preoccuparti di avere il cucciolo fra i piedi. Il trasportino è ciò che ti serve! Di solito i cuccioli non eliminano dove dormono. E’ necessario utilizzare un trasportino di dimensioni appropriate; abbastanza grande perché il cucciolo possa stendersi ed alzarsi in piedi comodamente ma non più grande. (per approfondimenti leggi il paragrafo “Addestramento al Trasportino”). Ricorda che fino a 4-6 mesi un cucciolo non ha molto autocontrollo e che tu oltre a cercare di capire i suoi bisogni, stabilire un programma per il cibo, l’acqua e l’esercizio fisico devi imparare ad osservarlo e ad interpretare i suoi comportamenti. Non esagerare con il cibo! Rispetta gli orari e i dosaggi consigliati per la sua età e, dopo 10 minuti, togli la ciotola con le eventuali rimanenze. Se non hai tempo di dare da mangiare al tuo cane, non hai bisogno di aver un cane! Quando è ora di portarlo fuori ad eliminare, metti il guinzaglio al cucciolo e utilizza, ogni volta, la stessa porta incitandolo con la stessa frase (es: è l’ora dei bisogni?) pronunciata con lo stesso tono. Presto il cucciolo imparerà ad andare a quella porta quando ha bisogno e inizierà anche a risponderti! Scegli un posto dove vuoi che il tuo cucciolo elimini e, ogni volta ottenuto il risultato, complimentati con lui e fagli un pò di festa. Normalmente si lascia che il cucciolo sporchi sui giornali ma è più proficuo e utile abituare l’animale a fare i suoi bisogni fuori, fin dal primo giorno di permanenza in casa. In ogni caso, sia che si usino i giornali o lo si porti all’aperto il meccanismo di apprendimento è lo stesso: mettetelo sui giornali, dategli il comando, quindi lodatelo quando ha espletato le sue necessita fisiologiche. Se però lo si addestra sui giornali è poi necessario riaddestrarlo a sporcare all’aria aperta. Per cui, in ultima analisi, è meglio abituarlo sin dal primo giorno a fare i suoi bisogni fuori. Ricorda comunque che è necessario qualche giorno perché l’animale impari, per cui non spazientirti se sporca in casa appena arrivato, è normale. Il cucciolo può iniziare a portare un collare leggero (del tipo in nylon per esempio) da quando viene condotto a casa. All’inizio magari solo per pochi minuti al giorno. Invece di utilizzare il guinzaglio per condurre il piccolo seguilo, poi accucciati e chiamalo con dolcezza. Quando si gira verso di te lodalo e inizia a camminare battendo la mano sulla gamba e facendolo giocare. Usa una frase come “andiamo” o “vieni” in modo che l’associ all’idea di camminare con te. CHE COS’E’ UN TRASPORTINO? Il trasportino è un contenitore con tetto e porta, fatto in diverse misure proporzionate per contenere ogni tipo di cane, disponibile in diversi materiali è utilizzato per confinare il cane per ragioni di sicurezza, addestramento all’appartamento, per proteggere mobili e affini, per i viaggi, in caso di malattia o più semplicemente come cuccia. CRUDELTA’ O GENTILEZZA? Appena il privato vede il trasportino: “E’ come una prigione – è crudele, non metterò mai il MIO cane in una scatola come quella!” Se questa è la tua prima reazione al trasportino significa che sei il tipico proprietario di cane, ragionando da umano conosci il valore della libertà e visto che consideri il tuo cane un membro della famiglia è semplicemente naturale che ti sembra inumano e crudele rinchiuderlo, e che tu creda che il cane ne risentirà fino ad odiarti. MA – TU NON SEI UN CANE! Il punto di vista del cane: PERCHE’ USARE UN TRASPORTINO? Tu: – Puoi avere la mente libera da preoccupazioni quando lasci il tuo cane a casa da solo, sapendo che niente può essere sporcato o distrutto e che lui sta comodo, protetto e che non sta prendendo cattive abitudini; Il Tuo Cane: – Può godere della privacy e della sicurezza di una “tana” tutta sua dove ritirarsi quando stanco, stressato o ammalato. Tu vuoi goderti il tuo cane ed essere soddisfatto del suo comportamento…il tuo cane, dalla vita, vuole un pò di più che soddisfarti…un trasportino può aiutare a creare il vostro rapporto come ognuno di voi vuole e necessita che sia. USO MA NON ABUSO L’uso del trasportino non è consigliato per quei cani che devono essere lasciati soli frequentemente o regolarmente per lunghi periodi di tempo come tutta o buona parte della giornata mentre il proprietario è al lavoro, a scuola, ecc… se proprio dovete, è necessario abituare il cane gradualmente, assicurarsi che faccia esercizio fisico immediatamente prima e dopo la permanenza nel trasportino, coprirlo di speciali attenzioni e lasciarlo libero di girare per casa o di dormire vicino al proprietario durante la notte. Non lasciate cibo ed acqua durante il giorno perché ciò stimolerebbe il cucciolo ad eliminare nel trasportino rendendo più difficile l’addestramento all’appartamento. DOVE DOVREI METTERLO? Dal momento che una delle ragioni principali per usare il trasportino è quella di confinare il cane senza farlo sentire isolato, dovrebbe essere posizionato più vicino possibile alle stanze più frequentate. ABITUARE IL CUCCIOLO AL TRASPORTINO Un giovane cucciolo (8-16 settimane) normalmente non dovrebbe avere problemi ad accettare il trasportino come “posto personale”. Le lamentele iniziali che si potrebbero verificare non sono dovute al trasportino ma al fatto che sta imparando ad accettare un nuovo ambiente. A dire il vero il trasportino lo aiuterà ad adattarsi più facilmente e velocemente al suo nuovo mondo. COME USARLO: Posiziona il trasportino in una delle stanze più frequentate, lontano da correnti d’aria dirette o fonti di calore. Come letto utilizza una vecchia coperta o un asciugamano ed un indumento da te indossato (ricco di tuo odore). Evita di mettere giornali dentro o sotto il trasportino visto che il loro odore potrebbe indurre il cucciolo ad eliminare; evita inoltre di dargli da mangiare all’interno, mentre un recipiente con acqua fresca è necessario. Spiega molto bene ai bambini che il trasportino NON è la loro casa dei giochi, ma una “stanza speciale” per il cucciolo e che va rispettata. Abitua comunque il cucciolo fin dall’inizio ad essere da te prelevato in qualsiasi momento per evitare che diventi troppo protettivo nei confronti della sua “tana”. Stabilisci immediatamente una “routine” chiudendo il cucciolo nel trasportino, ad intervalli regolari di 2 ore durante il giorno ed ogni qualvolta lo devi lasciar solo, per periodi fino a 3 o 4 ore. Dagli qualcosa da mordere per distrarsi ed assicurati di togliere collare e medagliette varie che potrebbero incastrarsi nelle aperture. Di notte, all’inizio, è preferibile posizionare il trasportino, con la porta lasciata aperta e i giornali vicino, in una piccola stanza tipo il bagno, lavanderia, ingresso ecc.., pianti e lamentele alle 5 del mattino sono più facili da ignorare quando sappiamo che il cucciolo non è in situazioni scomode. Una volta abituato alla sua nuova vita, se non avrà problemi intestinali, dimostrerà un grande autocontrollo eliminando una volta sola o addirittura neanche quella. A quel punto si potrà posizionare il trasportino nel posto definitivo e lasciare il cucciolo chiuso per tutta la notte. Anche se le cose all’inizio non andranno per il verso giusto NON PREOCCUPARTI e soprattutto NON MOLLARE; sii deciso e insistente; consapevole che stai facendo al tuo cucciolo un vero favore evitando che si metta nei guai quando lasciato da solo. Alla giusta età ogni cane dovrebbe venire addestrato a rispondere ai comandi di “Seduto”, “Terra”, “Vieni”, “Resta”, e “Piede”. In certe circostanze l’obbedienza a questi comandi potrà salvargli la vita. Ma non è detto che l’addestramento debba fermarsi qui. Ogni cane ha in sè capacità che non mancheranno di stupirti. Sta a te esplorarle fino in fondo. PRIMA DI COMINCIARE Il momento più adatto per iniziare l’asddestramento del tuo cucciolo è al giro di boa dei sei mesi. Chi deve addestrare? Una sola persona può essere incaricata di seguire l’addestramento, ma tutti i membri della famiglia devono dimostrare di interessarsene. Coerenza La chiarezza nei comandi impartiti a un cane è estremamente importante. Se un membro della famiglia usa il comando “Siedi” mentre un altro quello di “Seduto” confonderà il cane. La tabella riporta gli ordini più comuni e i rispettivi significati.
Quando e quanto a lungo? L’addestramento di un cane richiede un certo investimento di tempo. Lezioni di cinque minuti per quattro volte al giorno o anche due lezioni da dieci minuti saranno sufficienti. Addestramento a casa Diversi istruttori credono nell’efficacia degli esercizi da fare a casa con traguardi da raggiungere ogni settimana. Dove addestrare? All’inizio è meglio praticare un’area familiare al cane – il giardino, per esempio – dove potrà difficilmente distrarsi. L’addestramento poi potrà anche procedere in luoghi più frequentati. Come terminare la lezione? Un minuto di gioco, anche al guinzaglio, è il modo migliore per chiudere la lezione, conservarne un piacevole ricordo e aspettare con impazienza quella successiva. Cosa indossare? Sicuramente abiti e scarpe comodi. Al bando i tacchi alti per le signore e in genere tutti i capi che non vorresti vedere “firmati” da un’affettuosa zampata del tuo allievo. Vietato fumare Se non altro per avere le mani libere e niente che penda dalle labbra. Gli ordini vanno ben scanditi, non biascicati. Il cane vive in adorazione del padrone. I complimenti che riceve sono il nettare che alimenta la sua voglia di fare. Carezze Una parola di incoraggiamento è essenziale, una carezza lo può distrarre. Riservale al dopo. Correzione Non tormentare il cane continuando a ripetere “Seduto… Seduto… Seduto…”. Se non reagisce subito è improbabile che lo faccia dopo una simile sollecitazione. Impartisci il comando in modo chiaro e una sola volta. Se non ubbidisce ripeti il comando mostrandogli materialmente cosa fare. Conoscere la razza Fiumi di inchiostro sono corsi per descrivere ogni singola razza. In effetti non c’è modo migliore di una buona lettura per scoprire attitudini e virtù del tuo cane. Per esempio il Labrador Retriver sarà eccezzionale nel riporto, il pastore scozzese Shetland nelle prove di obbedienza, il Basset Hound e il Beagle nella pista olfattiva. Il cane desidera ansiosamente compiacere il padrone, ma è anche facile alla noia e fondamentalmente pigro. Mancando lo stimolo del divertimento perderà l’entusiasmo e comincerà a sbagliare. Prova a pensare che sia come un bambino: come un bambino infatti non riesce a concentrarsi a lungo e si stanca rapidamente. Il primo accorgimento, dunque, consiste nel non prolungare la lezione oltre cinque minuti. Per tenergli fresca la memoria, piuttosto, fagli ripetere l’esercizio di tanto in tanto durante la giornata quando meno se lo aspetta. ADDESTRAMENTO DEL CANE E’ importante sottolineare che, come un addestratore preferisce il collare di nailon e un guinzaglio di tessuto, mentro un altro un collare a strangolo e un guinzaglio di cuoio, così esistono diversi metodi per addestrare un cane. “Seduto” Per insegnare al cane a sedersi incomincia impugnando il guinzaglio nella mano destra. Poi con la sinistra spingi in basso il bacino impartendo il “Seduto” con voce ferma. Non stargli proprio sopra – potrebbe esserne intimidito – ma leggermente alle sue spalle. Quando eseguirà il movimento con prontezza dovrà essere gratificato con una carezza. Il passo sucessivo è senza guinzaglio. “Seduto” – “Resta” Per abbinare i comandi “Seduto e “Resta” dai il “Seduto” e, tenendo il guinzaglio nella mano destra, allontanati da lui di un passo. Se il cane è disorientato avvicinati e ripeti il comando. Se invece se ne sta fermo allontanati per i tre quarti della lunghezza del guinzaglio dando i comandi di “Seduto” – “Resta”. Non lasciare per nessun motivo il guinzaglio nè permettere al cane di alzarsi. Prova a stargli lontano, inizialmente contando fino a cinque, poi muoviti. Lontano dal cane non parlare nè muovere senza motivo. Progredendo, prima prolunga i tempi, poi elimina il guinzaglio. “Piede” Camminando con il cane alla tua sinistra, trattienilo con il guinzaglio usando l’ordine “Piede” quando tende a guadagnare terreno. La stretta del collare a strangolo lo convincerà a riprendere la corretta posizione al tuo fianco. Il cane va tenuto sempre alla tua sinistra. Non cimentarti con le curve prima che non abbia assunto un comportamento irreprensibile in rettilineo nè tanto meno abbandonare il guinzaglio prima che abbia piena padronanza dell’esercizio completo. Compiaciti con lui a ogni ordine correttamente eseguito, ma sii inflessibile quando c’è qualcosa che non va. Il tono di voce corrucciato mentre ripeti il comando è il mezzo migliore per comunicargli la tua delusione. “Terra” Esistono numerosi sistemi per insegnare al cane il comando “Terra”. Il primo consiste nel dargli prima il “Seduto” accompagnando poi le zampe anteriori nella posizione corretta. Mentre lo fai impartisci il comando “Terra” con voce chiara e decisa premiando il cane non appena dimostrerà di aver capito cosa vuoi da lui. Un secondo sistema è quello di farlo sedere al tuo fianco premendo poi delicatamente il cane sulle spalle con la mano sinistra. Mentre dai il comando la destra suggerirà alle zampe la posizione da assumere. La terza alternativa consiste nel fare passare il guinzaglio sotto il piede sinistro tenendolo con la mano destra. Dai il comando tirando il guinzaglio e spingendo il bacino verso il basso con la sinistra. Il cane sarà costretto a scendere nella posizione richiesta. “Terra” – “Resta” Questo esercizio può essere insegnato una volta che il cane abbia imparato il comando “Terra”. Una volta in posizione verrà fatto seguire dall’ordine “Resta” trasformandolo in breve in un’unica azione. La procedura di apprendimento è identica a quella del “Seduto” – “Resta”. L’addestratore si allontana di pochi passi ritornando per premiare il cane. In seguito aumenteranno la distanza e il tempo trascorso lontano dall’animale. All’inizio eseguirai questo esercizio con il guinzaglio steso per terra tra te e il cane, poi, quando dimostrerà completa padronanza, lo eliminerai. “Vieni” Il “Terra” allontanandosi Una volta che il cane avrà imparato la sequenza “Terra” e “Resta” prova a ripetere l’esercizio allontanandoti da lui facendo bene attenzione, quando la risposta si sarà fatta sicura, a non guardare nella sua direzione e neppure ad avere una qualche forma di comunicazione gestuale. Con l’abitudine imparerà a rispettare il comando per lunghi periodi tanto che, se qualcosa ti distrae, puoi anche scordarti di averlo dato: i cani, si sa, sanno essere molto ligi alla consegna e il tuo, poveretto, potrebbe starsene lì delle ore in attesa che tu lo sblocchi. A prescindere da questa eventualità è comunque necessario che adotti una parola che serva da “Rompete le righe” e che liberi il tuo cane sottoposto dal dovere di rimanere in una determinata posizione. Il “Seduto” finale Uno dei dettagli che più favorevolmente impressionano i giudici nelle gare di obbedienza è la sicurezza con cui il concorrente, completato un esercizio, ritorna dall’addestratore, gli si siede di fronte e, al comando “Piede”, va ad affiancarglisi passando diligentemente dietro le gambe. Al cane che ha già imparato la posizione seduta frontale potrà essere insegnato a mettersi al piede al comando nel modo che segue. Il cane è seduto di fronte a te, il guinzaglio è nella mano destra. Dai il comando “Piede” guidandolo da destra dietro di te. Passa il guinzaglio nella mano sinistra, accompagna l’animale in posizione dando infine il comando “Seduto”. Tutto questo con il consueto tono incoraggiante. Il “Seduto” al piede Lo scopo di questo esercizio è di insegnare al cane che ti segue al piede a sedere quando ti fermi, per esempio, per attraversare la strada. Non è detto che il cane che sappia già obbedire al comando “Seduto” riesca immediatamente a estendere l’azione mentre ti segue al piede. In ogni modo il passo è breve e potrai accorciare i tempi di apprendimento ripristinando l’uso del guinzaglio: impartito il comando tiralo con la destra premendo nel contempo verso il basso con la sinistra il posteriore. Presto l’azione si trasformerà in un riflesso condizionato e il cane la eseguirà a ogni tuo arresto. “Porta” – “Lascia” L’addestramento al riporto può avere inizio solo quando il richiamo è immancabilmente rispettato. Prepara il campo: lancia lontano gli oggetti con cui il cane è solito giocare e stimolalo a raggiungerli. L’esercizio vero e proprio, invece, deve iniziare con il cane seduto alla tua sinistra. Offrigli un bastone o un altro oggetto verso il quale l’animale dimostra interesse. Prova a farglielo prendere a comando e se così avviene premialo. La fase successiva è quella cruciale: lancia qualcosa a breve distanza impartendo il comando “Porta”. In caso di insuccesso ripeti le fasi preliminari. Fai attenzione nella scelta degli oggetti: non devi aspettare che all’inizio il cane recuperi qualcosa pesante o difficile da afferrare. Quando l’invito verrà raccolto fatti consegnare l’oggetto al comando “Lascia”. Se il cane risponde bene al “Seduto” e “Resta” e al richiamo, puoi dare una struttura più organica all’esercizio. Lancia, ma aspetta un pò prima di dare l’ordine di riporto. Al suo ritorno, poi, chiedigli di sedersi di fronte a te e di offrirti l’oggetto che reca in bocca. L’esercizio è completato: manifesta all’allievo tutta la tua soddisfazione. “Cerca” E’ un’estenzione base del riporto che perciò deve essere eseguito alla perfezione. La prova consiste nel riconoscere e consegnare all’addestratore un oggetto scelto fra altri in base all’odore. Conviene iniziare con qualcosa di familiare al cane: può andare bene anche quello che ti è servito per fargli prendere confidenza con il riporto. In ogni modo la scelta deve cadere su qualcosa che puoi portare addosso a lungo in modo che si impregni del tuo odore. Mettilo per terra insieme ad altri oggetti ben lavati e perciò “neutri” rispetto al precedente. Per evitare che vengano “contaminati” conservali in sacchetti di plastica puliti prima di utilizzarli. Guida il cane sopra gli oggetti così disposti iniziando da quelli privi di odore. Impartisci l’ordine “Cerca”. Incoraggialo a esaminarli e ad afferrare solo quello che ti interessa. Una volta che questo è stato individuato, convincilo a prenderlo e a consegnartelo. Premialo. Quando il cane dimostrerà di muoversi con sicurezza al guinzaglio, cimentati nella prova senza di esso. Per incrementare la difficoltà aumenta il numero di oggetti tra cui scegliere. “Vai” Questo esercizio può essere affrontato, a livello di gioco, già con un cucciolo di qualche mese. Per farlo, però, è necessario essere in due: chiedi a un amico di allontanarsi da te di circa tre metri e di chiamare il cane per nome. Lascia l’animale, dando il comando “Vai”. Se l’invito viene raccolto il tuo partner dovrà dare soddisfazione al cane. Inverti le parti e ripeti l’esercizio: se al primo passaggio il cane avesse avuto qualche incertezza ora le supererà venendoti incontro felice. Controllo a distanza Questro esercizio piuttosto complesso, tipico delle gare di obbedienza, consiste nel dare sei ordini a distanza decisi dal giudice. Per compierlo il cane deve obbedire prontamente ai comandi “Seduto”, “Terra” e “Resta”. La distanza che ti separerà sarà di almeno dieci passi e il cane dovrà rispondere ai comandi eseguendo i vari movimenti senza incertezze passando ogni volta da una posizione seduto di attesa. Lavoro al piede avanzato Questo esercizio, afrontato solo nelle categorie superiori, si esegue senza guinzaglio camminando sia lentamente che velocemente e prevede anche curve brusche a sinistra – le più difficili perchè minore deve essere il tempo di reazione – e figure a otto. Durante la prova il cane deve rispondere ai comandi di “Seduto”, “Terra” o “Resta” mentre il proprietario continua a camminare senza interruzione. I cuccioli mettono i denti tra i due e i sei mesi e, in questo periodo, hanno bisogno di mordere e rosicchiare qualcosa. Il cucciolo non fa distinzione quando si tratta di masticare e non si rende conto se quello che addenta è la tua scarpa migliore o la gamba del sofà antico. Per evitare che distrugga oggetti preziosi dagli delle cose adatte ed indistruttibili da addentare, come ad esempio, una palla di gomma veramente forte e abbastanza grande da non essere ingoiata con il rischio di soffocare il cucciolo oppure un robusto osso di gomma. Se gli dai una scarpa vecchia, o qualcosa che ricordi una scarpa, il tuo cucciolo penserà che tutte le scarpe sono buone da mangiare. Non dargli ossa vere, cotte o meno: si potrebbero scheggiare, ferendogli la bocca e soffocandolo nel caso ingerisse una scheggia.
Esistono due tipi di carezze. Accarezzare il cane sulla testa, sul collo e sul garrese é un gesto di dominanza, normale all’interno del nucleo familiare. Se il cane, per affermare la sua autorità, ringhia quando il bambino lo accarezza, devi riprenderlo (dagli una scrollata afferrandolo per la pelle del collo). Il cane deve imparare a rispettare la gerarchia all’interno del nucleo familiare.Osserva con attenzione il comportamento tra due cani: per imporsi, il cane dominante appoggia la testa o la zampa sul garrese dell’altro cane. Se invece stanno giocando, anche in modo molto vivace, evitano sempre atteggiamenti dominanti e si toccano solo nelle parti inferiori del corpo. |